Stampante Flexografica (AMK)

L’introduzione di nuovi materiali unitamente a nuove tecniche di controllo, ha consentito l’espansione della tecnica di stampa flessografica ampliandone i settori di utilizzo e applicazione. Il […]

L’introduzione di nuovi materiali unitamente a nuove tecniche di controllo, ha consentito l’espansione della tecnica di stampa flessografica ampliandone i settori di utilizzo e applicazione. Il top della categoria è rappresentato dalle macchine flessografiche a tamburo centrale gear-less che consente di stampare a velocità superiori ai 600 m/min mantenendo accuratezze dei registri all’interno delle decine di μm.

La macchina flessografica a tamburo centrale può essere equipaggiata fino a dieci gruppi stampa, ciascuno equipaggiato fino ad un max. di sette servomotori. La movimentazione degli assi posizionatori (pressioni cilindri e registro trasversale) può essere realizzata attraverso trasmissione meccanica (tipicamente vite/chiocciola) e accoppiata ad un servomotore. In applicazioni di alta precisione e dinamica, per gli assi di pressione, sono stati utilizzati anche motori lineari. I servomotori che movimentano il cliché ed il retinato sono servomotori rigidamente accoppiati al mandrino con coppia variabile da 40 ai 100 Nm e il feedback di posizione è ottenuto da un encoder ottico ad alta risoluzione al fine di garantire alta precisione anche con i formati più grandi.

Il tamburo centrale rappresenta il cilindro di controstampa unico per tutti i colori. Esso è tipicamente motorizzato da un motore torque direttamente accoppiato; il feedback è costituito da un encoder ad alta risoluzione che chiude l’anello di controllo della posizione.

Completano la macchina gli assi predisposti alla gestione del tiro del materiale da stampare (avvolgitore, svolgitore e calandre) normalmente pilotatati in velocità con correzione da ballerino o da cella di carico. Per il pilotaggio di tutti i servomotori presenti su questa tipologia di macchina, AMK propone soluzioni con architettura centralizzata (azionamenti da quadro elettrico) o miste (centralizzata e distribuita) delocalizzando gli azionamenti IP65 a bordo macchina e nelle vicinanze del servomotore.

La sincronia del moto è garantita dai sistemi di controllo AMKASYN serie A4/5 attraverso funzioni di assi virtuali, alberi elettrici e profili di camma elettronica sfruttando le alte prestazioni del bus real time EtherCAT.

DV – AC Servomotori a induzione
DH – Servomotori asincroni mandrino
iDT5 – Motori Brushless con Drive Integrato
iX – Unità distribuite